
La zona della biosfera del Carso riconosciuta dall’UNESCO
La biosfera più unica che rara con tantissimi beni inseriti nell’elenco UNESCO
La zona della biosfera del Carso, inserita nel Man and the Biosphere Programme dell’UNESCO nel 2004, si estende su oltre 105.000 ettari di terreno della Slovenia sudoccidentale. La sua particolarità naturale e geografica è sicuramente il Carso di contatto, l’area in cui il suolo permeabile degli altopiani del Carso, della Cicceria, di Pivka, del Snežnik e, in parte, del Javornik toccano l’impermeabile terreno in flysch di Brkini.
La striscia si distingue per i suoi innumerevoli fenomeni tipici, come le grotte, le doline di crollo, le doline, le pianure carsiche e gli elevati altopiani delle Alpi Dinariche. Dove invece le pietre calcaree baciano il flysch si sono formati gli inghiottitoi e le valli cieche originari dei periodi geologici più antichi. Grazie al loro sistema di gallerie lunghe quasi 7 chilometri e a uno dei canyon sotterranei più grandi al mondo con la capienza di ben 5,5 milioni di metri cubici, le grotte di Škocjan sono la perla più brillante tra tutti i tesori di Madre Natura. A occidente puoi ammirare i laghi intermittenti di Pivka che si riempiono solo se il livello dell’acqua sotterranea è abbastanza alto. Brkini è conosciuta anche per i tanti burroni torrenziali, la maggioranza di cui affluisce nel fiume Reka.
Rientra tra i più importanti pregi della zona della biosfera del Carso la biodiversità della flora e della fauna nonché l’habitat unico al mondo. In particolare quello dei prati carsici secchi e dei prati paludosi accanto ai corsi d’acqua, mentre le vaste superfici boschive sono abitate da moltissime specie animali e vegetali minacciate. Le grotte sono considerate uno degli habitat più suggestivi e speciali. Infatti gli scienziati hanno scoperto nel nostro sottosuolo tantissime specie animali endemiche, tra cui il proteo (Proteo anguinus) e il coleottero Leptodirus hochenwarti. I boschi difficilmente raggiungibili e pressocché incontaminati sono la dimora perfetta per i tre predatori più grandi dell’area, ovvero l’orso (Ursus arctos), il lupo (Canis lupus) e la lince (Lynx lynx). Nella nostra biosfera abitano ben 27 delle 31 specie di pipistrelli registrate in Slovenia.
I reperti archeologici testimoniamo l’importanza di quest’area e parlano di come fosse insediata già dall’epoca preistorica. Risalgono al Medioevo le tantissime chiese e gli altrettanti castelli, tra cui l’unico ancora conservato è quello a Prem.
Curando la superficie carsica siamo riusciti a preservare lungo i secoli i tipici prati secchi delimitati dai muretti costruiti senza l’ausilio di materiali leganti e caratterizzati dagli stagni, invece le zone collinari sono cosparse di frutteti a alto fusto terrazzati. Contribuiscono maggiormente alla conservazione della biodiversità e del patrimonio culturale anche l’apicoltura moderna, l’allevamento di pecore e la transumanza del bestiame.
Il patrimonio culturale della zona della biosfera si riflette anche nei suoi doni naturali. La peculiare edilizia, le tracce della lunga tradizione molitoria e del legno, del trasporto con cavalli, delle miniere e della vita lungo la ferrovia meridionale tra Vienna e Trieste raccontano della coabitazione con la natura, promossa oggi proprio dalle zone della biosfera dell’UNESCO. Sono particolarmente preziose le usanze spirituali che trovano radici nell’epoca pagana. Ai tempi d’oggi ne rimangono solo i gruppi e le maschere carnevalesche, tra cui bisogna senza dubbio menzionare i tipici škoromat e vrbiške šeme, entrambe inserite nel registro del patrimonio immateriale della Slovenia.
La zona della biosfera del Carso riveste un ruolo fondamentale non solo a livello nazionale, bensì anche ben oltre i nostri confini. Costituisce, infatti, la parte integrante del parco regionale delle grotte di Škocjan, del parco paesaggistico dei laghi intermittenti attorno a Pivka e del parco paesaggistico di Beka – Val Rosandra. La regione vanta una marea di beni e siti naturali nonché monumenti o aree che celebrano il patrimonio culturale. La zona si trova all’interno dell’area Natura 2000 del Carso, del fiume Reka e di Snežnik – Pivka. In ambito mondiale, le grotte di Škocjan sono iscritte nel patrimonio mondiale dell’UNESCO, mentre la foresta vergine di Snežnik fa parte delle antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa. Le nostre grotte sono altresì inserite nel registro delle paludi d’importanza internazionale nonché tra i primi 100 geositi dell’Unione internazionale di scienze geologiche IUGS. L’arte della costruzione in pietra a secco: conoscenza e tecniche è iscritta nell’elenco del patrimonio immateriale dell’UNESCO.