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Le grotte sulle orme della Prima guerra mondiale

Le grotte sulle orme della Prima guerra mondiale

Le grotte Pečinka, Krompirjeva jama e Lojzova jama furono utilizzate come rifugio militare.

Le terribili battaglie della Grande Guerra hanno toccato anche la regione del Carso e hanno lasciato un segno indelebile anche nel mondo sotterraneo. Tutte le armate che combattevano sui fronti carsici durante le due guerre mondiali utilizzavano le grotte naturali come rifugio militare. E, purtroppo, alcune furono danneggiate per sempre. Visitandole è possibile conoscere più da vicino i metodi di combattimento dell’epoca, oltre a scoprire la fragilità delle grotte carsiche che Madre Natura aveva creato in milioni di anni.

La grotta Pečinka

Si accede a questa grotta lunga 150 metri sui pendii nord del monte Pečina. La maggior parte della grotta odierna è di origine naturale e prosegue nella galleria artificiale scavata fino alla sommità del monte su cui si trova l’osservatorio. La grotta naturale fu usata come rifugio militare durante la Prima guerra mondiale da entrambe le parti, mentre nella seconda risiedevano anche le forze partigiane. Il sottosuolo presenta delle meravigliose concrezioni calcaree con stalattiti e altre formazioni abbastanza danneggiate.

La grotta Krompirjeva jama

La grotta fu usata dagli austro-ungarici per conservare le provviste, in particolare le patate, da cui prende anche il nome. Nei mesi estivi tra il 1916 e il 1917 fu infatti il sistema per ospitare fino a 500 militari. La grotta vantava anche il periscopio, la cisterna d’acqua, la cucina, la centrale telefonica, il magazzino per le munizioni e i bagni. I letti a castello erano posizionati a tre o addirittura a quattro piani, mentre l’areazione era naturale. Si accede alla grotta scendendo lungo le scale di pietra.

La grotta Lojzova jama

Il nome della grotta risale al periodo bellico; prima era conosciuta come Golobja jama. Negli anni 1916 e 1917 l’Impero austriaco scelse la grotta e la riarrangiò in un magazzino a tre piani che poteva ospitare fino a 1.000 soldati. La lastra all’ingresso indica tutte le sezioni specializzate che collaborarono durante i lavori edili.

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